Pulire il forno è importantissimo per più motivi, ma spesso è un lavoro che richiede tempo: ecco la soluzione perfetta.
Igiene, efficienza, odori e decoro. Questi i quattro principali motivi perché un forno debba essere pulito a fondo dopo essere stato usato. Uno pulito funziona meglio: è innegabile. I residui di cibo e soprattutto di grasso non permettono al calore di distribuirsi in modo uniforme, perciò se l’elettrodomestico non è nettato in modo ottimale la cottura non sarà mai perfetta.
L’altro motivo fondamentale per pulire sempre bene il forno è quello di combattere l’accumulo di batteri, germi e contaminanti in genere. Solo pulendolo regolarmente si può ridurre il rischio di contaminazione. Poi c’è la questione inerente gli odori: lo sporco emana un olezzo spesso insopportabile che s’impregna e poi contamina anche i cibi.
In generale, mantenendo il forno pulito si può prolungare la sua vita, evitando l’usura. Ma per pulire bisogna usare detergenti efficaci, altrimenti è del tutto inutile darsi da fare. E ci sono alcuni miti da sfatare. Per esempio quello dell’uso del bicarbonato e dell’aceto. Sì, l’aceto ha un leggero potere detergente e disinfettante. Il bicarbonato può funzionare da scrostante…
Combinando i due elementi, però, non si ottiene un detergente più potente. Al contrario, si ottiene un composto che macchia e non pulisce. Il bicarbonato mischiato all’aceto scrosta meno di quanto dovrebbe e si perde il potere disinfettante dell’aceto.
L’aceto non è un detergente universale. Con tutta la buona volontà, non rimuove grasso o sporco pesante come invece può fare un detergente specifico. Quindi l’aceto è più adatto per pulizie leggere. Quando c’è da pulire il forno, si parla di sgrassare e scrostare. Ci vuole un po’ di sostanza, insomma.
Il problema principale è appunto il grasso. E l’unica strategia valida per pulire a fondo l’elettrodomestico è quindi quella di affidarsi a prodotti professionali ma non troppo aggressivi. Sul mercato ci sono diversi preparati ad hoc testati per nettare, scrostare e disinfettare senza avvelenare l’ambiente o rilasciare troppi composti dannosi.
In generale, non si può mai fare a meno di uno sgrassatore. E questo vale per qualsiasi tipo di forno. Anche la spugna abrasiva può essere uno strumento importante. Gli sgrassatori sono prodotti appositamente formulati per rimuovere lo sporco incrostato ed eliminare le macchie più ostinate. Ovviamente, è importante seguire bene le istruzioni sulla confezione per conoscere il dosaggio, il metodo di diluizione e i tempi di applicazione.
Sul mercato, come anticipato, ci sono tanti sgrassatori a principio naturale, quindi non basati su ingredienti chimici troppo aggressivi. La scelta migliore dovrebbe essere questa. Anche perché con l’aceto si pulisce poco e con il bicarbonato si ottiene una sgrassatura molto superficiale. Pertanto anche il classico sgrassatore universale potrà farci risparmiare tantissimo tempo: basterà lasciarlo agire qualche istante e strofinare, il risultato sarà ben visibile.
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