Se il pesce generalmente ha un prezzo non certo basso, esiste un tipo “povero” che costa poco ed è buonissimo: ecco qual è.
Mangiare il pesce è consigliato da tutti i nutrizionisti, fa tanto bene alla salute, ma spesso non è possibile farne un largo consumo perché il prezzo è abbastanza elevato. Con il carovita e i costi in netto aumento anche nel settore alimentare, quello del pesce è salito di conseguenza.
Seppure c’è una minima differenza di prezzo tra quello fresco e quello surgelato, che ha un costo leggermente inferiore, per molta gente è off limits dal budget della spesa che ci si può permettere di fare. Bisogna perciò rinunciare ai benefici che vengono dal consumo del pesce? In realtà no, perché si può optare per un tipo di pesce cosiddetto povero.
Il pesce fresco prevede anche una certa stagionalità della pesca e proprio in estate si trova quello più economico che può essere alla portata di tutti. Si tratta di una tipologia che racchiude tutta una serie di pesci molto buoni con cui sperimentare molteplici ricette.
Se in inverno nella categoria dei pesci poveri, quelli che vengono venduti generalmente ad un prezzo più basso degli altri, rientrano alici, acciughe, sardine, sgombro, triglie, palamita, lanzardo, lampuga, tonnetto alletterato, in estate ne troviamo ben altri.
A riempire le pescherie nella stagione estiva di pesci a basso costo ci sono ancora le sardine e le acciughe, ma anche nasello e sarago, cefalo, mormora, sugarello, spratto, boga, zerro, aguglia. Alcuni di questi pesci sono più conosciuti, altri molto meno, ma sono tutti molto buoni.
Inoltre c’è il pesce di acqua dolce, quello di lago in modo particolare, ad essere squisito e low cost. Il salmerino è usato in molte ricette gourmet, la trota è un pesce molto diffuso e facile da cucinare. C’è anche il luccio, il coregone, il pesce persico e l’agone con carni sode e saporite, ricche di gusto e di sostanze nutritive benefiche per il nostro organismo.
Tra il pesce pescato e quello di allevamento possono esserci differenze sia di prezzo che nutrizionali. Quelli che crescono in mare aperto sono certamente pesci con carni molto più proteiche e ricche di sali minerali e Omega 3. Il prezzo ovviamente varia anche in base alla reperibilità dei prodotti. Quello d’allevamento ha sicuramente un costo inferiore.
Bisogna conoscere quindi le varie tipologie ed addentrarsi in pescheria cercando di scovare il tipo di pesce più adatto al proprio portafoglio oltre che ai propri gusti. Le opzioni fortunatamente ci sono e sono varie. Quel che conta è anche sceglierlo fresco e nelle condizioni migliori e per farlo accertarsi che abbia un bel colore vitale, la pelle lucida e senza macchie e uno spiccato odore di mare e di alghe o di lago.
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