La carta da forno è sempre più usata in cucina. Ciò che molti ignorano, però, è come smaltirla correttamente. Ecco il segreto che nessuno conosce.
Chi passa molto tempo in cucina sa bene come l’uso degli strumenti giusti rappresenti un grande aiuto nonché un modo per risparmiare tempo prezioso. Quando si prepara una torta che si teme possa attaccarsi, si cuoce qualcosa nella friggitrice ad aria o si usa una padella e si teme che il cibo vi si attacchi, un grande aiuto arriva ad esempio dalla carta forno.
Strumento davvero valido che in tanti casi si può usare anche al posto della carta stagnola, rivelandosi più salubre e semplice da usare. Ma chi sa, davvero, dove buttare la carta da forno dopo l’uso? La risposta è che pochissime persone fanno la scelta giusta, optando invece per quelle più sbagliate tra tutte e per niente in linea con l’ambiente. Scopriamo, quindi, qual è la mossa saggia da compiere e come smaltire correttamente la carta forno senza più sbagliare.
Conoscere a fondo tutti gli strumenti, gli accessori e i prodotti che compongono la cucina, si rivela particolarmente importante al fine di non commettere errori grossolani ma che, alla lunga, risultano avere un peso anche importante sull’ambiente. Un esempio è dato dalla carta forno. Un prodotto molto utile che si usa per proteggere i cibi in caso di allergia al nichel (sistemandola come base sulle padelle), per cuocere pietanze senza che si attacchino e per realizzare cartocci alternativi.
In base al tipo di utilizzo la carta da forno tende a sporcarsi più o meno visibilmente e ciò porta solitamente al primo grande errore. Spesso, nel vederla sporca di cibo si ha infatti l’idea di buttarla nell’umido. Al contrario, se è ancora pulita, la si butta nella carta, seguendo l’ispirazione data dal suo nome. Ebbene, se anche tu fai così, sappi che stai sbagliando di grosso. La carta da forno, infatti, non rientra in nessuna di queste due categorie.
E questo perché si tratta di un prodotto precedentemente trattato con agenti chimici e sbiancanti e che, quindi, non è biodegradabile. Ciò significa che a prescindere da come si riduca dopo l’utilizzo, l’unico modo corretto per smaltirla è quello di buttarla nell’indifferenziata.
Ovvero nel luogo prestabilito per i prodotti di questo tipo e che non possono andare né nella plastica, né tantomeno nell’umido o nella carta. Un particolare che una volta appreso ti risulterà più ovvio che mai e che ti consentirà di aver cura dell’ambiente nel modo giusto.
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