Lo zucchero va sempre evitato quando si fa una dieta oppure si può optare per il tipo giusto? Ecco la verità sugli zuccheri e il loro consumo.
Tanto amato quanto demonizzato lo zucchero è un alimento controverso che mette spesso in crisi. Siamo abituati al gusto dolce e alla presenza di zuccheri in quantità anche abbastanza elevate nella maggior parte dei cibi.
Se ridurre il consumo di zuccheri è importante soprattutto per la salute e il benessere psicofisico quando si fa una dieta per dimagrire si pensa di eliminare completamente la dolcificazione riducendo così notevolmente l’apporto calorico.
Certamente da un lato ci può essere una diminuzione netta delle calorie ingerite, ma questo spesso va di pari passo ad una rinuncia che può essere troppo drastica ed avere ripercussioni sul piano emotivo. Andare alla ricerca costante di escludere gli zuccheri produce stress e può ridurre il carico energetico di cui comunque il nostro organismo ha bisogno. Come fare allora ad orientarsi?
Zuccheri buoni e non : quali scegliere per non ingrassare
Gli zuccheri sono una fonte di energia indispensabile per il nostro corpo, ma c’è da considerare che non tutti sono uguali. Alcuni vengono definiti zuccheri buoni ed altri invece sono abbastanza o altamente nocivi. Ne consegue che è importante conoscerli e saper scegliere, per la linea e per la salute.
Si definiscono buoni quegli zuccheri che oltre alla dolcificazione forniscono nutrienti all’organismo, come vitamine, minerali e fibre. Si trovano in alimenti naturali non raffinati, primi tra tutti la frutta. Anche la verdura ne contiene un buon quantitativo. Gli zuccheri buoni si trovano anche nei latticini, nei cereali integrali, nei legumi. Si può impostare quindi una buona dieta inserendo gli zuccheri buoni con un regime alimentare ben bilanciato in cui sono presenti questi cibi in quantità moderate.
Mangiare frutta e verdura come spuntino o per dessert è un’ottima opzione dietetica per non fare un consumo eccessivo di zuccheri e quindi non ingerire quelli raffinati presenti nei dolci. Gli zuccheri aggiunti contribuiscono ai picchi glicemici così dannosi dal punto di vista della salute anche in persone in buone condizioni e senza patologie.
Per quanto riguarda la dolcificazione, in tutti i casi in cui non è possibile sostituirla con gli zuccheri della frutta si può puntare sui dolcificanti a basso livello glicemico o quelli che hanno un indice pari a zero come la stevia o l’eritritolo.
È fondamentale che l’apporto di zuccheri sia moderato e assolutamente non eccessivo e per questo è necessario equilibrare bene i pasti, in cui devono esser presenti sempre fonti di carboidrati unite a proteine e vitamine, fibre e minerali. Si avrà un buon apporto energetico ma al tempo stesso si evitano i picchi glicemici e l’accumulo calorico.
